Sono passati alcuni giorni dalla celebrazione del Papa del Venerdì Santo tenutasi il 10 Aprile 2020, ma ritengo che le parole lette da figure coinvolte nel sistema carcerario durante lo svolgimento della Via Crucis possano essere lette tutti i giorni, magari quando la fiamma della speranza sembra diminuire o quando certe cose ci sembrano ingiuste. Ribadiamo che questo discorso non vuole essere prettamente religioso, ma riteniamo altresì che questo Papa, Papa Francesco, abbia la capacità di non dimenticare le “periferie” (intese metaforicamente e non solo) del mondo e portare un po’ di luce nelle “zone d’ombra” del mondo. Anche in questo caso, leggendo i testi scritti dalla cappelania della casa di reclusione “Due Palazzi” di Padova, possiamo trovare quella forza che ci motivi a fare ogni giorno meglio e a credere in un futuro realmente migliore, sia che siamo detenuti, operatori sociali, educatori, parenti dei detenuti o parenti delle parti offese, magistrati, infermieri o agenti di Polizia Penitenziaria. A questo link trovate la Via Crucis completa.
